ciao
tempo fa ho scoperto che dalle mie parti in Calabria ..precisamente a Castrovillari , ( io sono di Rossano ) durante il secondo conflitto mondiale vi era un campo di volo per Macchi 202 e 205 che partivano per missioni di scorta o intercettazione ... e che dal punto di vista strategico era molto importante in quando era ben mimetizzato dalle condizioni naturali del luogo ... quello che mi chiedo è se qualuno su maps .. può indicarmi il probabile punto ..perchè oggi penso rimanga ben poco visibile dall'alto .. ma mi piacerebbe farci un giro ..visto che abito a 50 km da li .. il racconto preciso della sua importanza è riportato qui:
" a breve licenza che seguì la perdita della Sicilia, lasciò adito ad una serie ditrasferimenti da un aeroporto all’altro: Campino, Foligno, Pescara, Bologna,Cerveteri, Centocelle, Capua, Furbara ed infine ancora Pescara.Quì dovevamo attendere che venisse allestita una nuova pista di atterraggio inCalabria, e finalmente - appena pronta - passammo a Castrovillari. Il campo,preparato in pochi giorni con mezzi di fortuna, aveva una sua singolarità che lorendeva pressoché invisibile dall’alto; o meglio di difficilissima individuazione, chealtrimenti, nemmeno noi l’avremmo più localizzato. Esso si estendeva su dueappezzamenti di terreno, limitrofi, uno dei quali totalmente verde, perché coperto diun manto d’erba, l’altro invece, senza vegetazione, appariva di colore rossastro; cioèdel colore della terra con un abbondante contenuto di ossido di ferro. Quindi dall’alto,questi due diversi terreni, di colore differente, che ospitavano ciascuno una metadella pista di atterraggio, venivano scartati dagli apparecchi da ricognizione inglesi,che ogni giorno sorvolavano a lungo la zona, cercando di individuare il campo da cuipartivamo.Va aggiunto un altro importantissimo fatto; questi terreni confinavano con un oliveto,composto di piante secolari, molto fitte, che avevamo mascherate con retimimetiche. Una volta atterrati gli aeroplani erano fatti rullare fino agli olivi, in mezzoai quali venivamo sistemati, rendendosi completamente invisibili ad ogni tentativo diindividuazione aerea. Anche le molte foto che furono scattate su questo campo, mairiuscirono a rivelare la presenza di aeroplani, per cui il periodo in cui restammo dibase a Castrovillari, nessun mitragliamento o bombardamento turbò la nostra lineadi volo……Da questa località, poco a nord di Cosenza, la nostra attività fu diretta sopratutto aproteggere i reparti italiani che abbandonavano la Sicilia, e che l’aviazione alleataattaccava con rabbia e proterva insistenza sullo stretto di Messina. "
http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:TkiFnWbFTloJ:www.eaf51.org/newweb/Documenti/Storia/205vsSpit.pdf+&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it Tratto dal libro Paolo Voltan – un pilota delCavallino rampante, editrice La Galaverna-Flaviana, Battaglia Terme, Padova, 1990)
grazie a tutti
