Molti (molti anni fa) lessi il suo libro di memorie; "Il pilota di ferro".
Assieme ai tanti episodi di guerra, Rudel vi descrive anche il suo arrivo nell'aeroporto tedesco occupato dagli alleati (comico, pur in un momento tanto drammatico e pericoloso per la sua incolumità, l'episodio del soldato americano che voleva strappargli la "super decorazione" che portava al collo).
Rudel accenna a questi colloqui con alcuni ufficiali statunitensi.
Assieme ad altri ufficiali tedeschi egli nutriva la (disperata) speranza che gli alleati proseguissero la guerra contro l'Urss.