Ho una certa pratica, da ex pescatore, di mezzi "alternativi" di pesca utilizzati nel dopoguerra, anche perchè di famiglia originario della riva destra del Po... a parte il comune carburo, con cui si confezionavano "bombette" economiche, era pratica comune svuotare i numerosissimi (ancora oggi...) residuati bellici ed usare il contenuto, preferibilmente grattugiando il tritolo in scaglie, per confezionare saponette sagomate alla dimensione delle varie lanche. Ancora meglio erano le bombe a mano tedesche "schiacciapatate" disponibile in milioni di pezzi e di utilizzo abbastanza sicuro. L'uso di una INTERA bomba per quanto piccola, a parte le difficoltà di trasporto e di innesco, comporta anche la seria possibilità di vaporizzazione del pescatore e della barca...
Nel nostro caso, stiamo parlando di un intera SC50, lunga circa un metro e pesante 50 chili... ho qualche dubbio sul suo utilizzo pescatorio e sono più propenso a collegarla o a una "veloce pulizia" postbellica buttandola nel lago, con i tanti altri residuati, o (nella migliore delle ipotesi) a collegarla al relitto. In tal caso sarebbe un passo avanti nella ricerca, perchè ci permetterebbe di collegarlo non ad uno stormo da ricognizione ma ad uno da bombardamento....