Archeologi dell'Aria Forum
BENVENUTI A BORDO! LEGGI IL REGOLAMENTO DEL FORUM, GRAZIE => I RECUPERI ADA PIU' IMPORTANTI => Topic aperto da: Fabio - 12 Ago 2013, 19:41:38
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12 agosto 2013 - Santa Cristina, Rimini.
Ciao a tutti!
Da quello che sembrava un sondaggio di routine con qualche pezzetto, si è invece rivelato un bella scoperta di un crash di un P-38 Lightning e pensare che inizialmente sembrava un atterraggio d'emergenza di un B-17.
Le foto sono fresche fresche di recupero, appena possibile verranno pubblicati i pezzi puliti.
Abbiamo tutte le autorizzazioni per procedere con un sondaggio più approfondito.
I reperti: culatta Hispano Suiza 20mm, gomma serbatoio, bossoli 12.7 e 20mm, alluminio, parti meccaniche da identificare...
ecc ecc.
Un grazie a Lanco, Fabrizio e Daniele :good: Un particolare ringraziamento al professor Stacchini per avermi contattato e inviato questa proposta di ricerca.
A presto con news.
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bene bene.
Vorrei essere con voi quando andrete avanti con la ricerca. :clapping:
celestino
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era un bel pezzo che non mi divertivo così tanto! :biggrin: :biggrin: :biggrin:
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ho sommariamente cernitato e diviso i pezzi, posto qualche foto per confermare che ci troviamo di fronte ad un P-38. C'è anche un pezzo di strumentazione
foto 1 codici 221834 foto 2 marchio (westin)ghouse
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Io ho pulito questo pezzo che sembra un giunto. I pezzi in alluminio sagomati erano in mezzo.
Nella gomma si legge: C-1280 e 38988-2
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Passacavi con puleggia in faesite.
Di fusione si legge a fatica 2219-2 mentre stampigliato si legge un po' male G698
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Sono almeno 15 anni che cerchiamo aerei.
E accade, così, all’improvviso, che dopo lunghi periodi di scarsi risultati, nel giro di un mese ciò che pareva non risolvibile, ha avuto un epilogo al di fuori del prevedibile. Al limite del possibile.
Un mese fa , come già scritto in un precedente post, sono incappato nel crash site di un P-38 sconosciuto (a noi) nelle colline di Cesena. Immediatamente ho pensato che potesse trattarsi di Aldrich, precipitato in una piovosa mattina del 12 maggio ’44 e che il macr dava, quale ultima posizione rilevata, a 40 miglia a sud est di Bologna. Le ricerche d’archivio, effettuate nei registri parrocchiali delle zone interessate, non hanno dato alcun esito. Quindi a noi, quali ricercatori, se non troviamo sul campo un pezzo identificativo, resta sempre un forte margine di dubbio. A parziale consolazione di ciò sappiamo che i resti mortali del povero Haldrich furono trovati e quindi hanno avuto degna sepoltura.
Poi il dubbio.
E se avessimo trovato invece il P-38 disperso di Mc Intosh, caduto anch’esso il 12 maggio ’44?
L’unica maniera per saperlo sarebbe stata quella di rivoltare il fianco di quella collina fino a trovare un pezzo chiave, ovvero una matricola dei motori o delle armi di bordo. Impresa ardua, visto che il crash site era stato abbondantemente depredato già all’epoca dell’incidente.
Passa un mese… . Ieri, nell’entroterra riminese, troviamo i resti di un altro P-38 sconosciuto: stesse modalità di impatto, stessa distruzione su un versante collinare, stessa presenza citata da più testimoni di resti umani orrendamente dilaniati. Il ritrovamento è stato all’inizio estremamente difficoltoso: i vari luoghi indicatici, seppur vicini tra loro, non davano risposte positive. Ce ne siamo andati per interrogare un ulteriore testimone che, in trattore, ci ha guidati sul luogo dell’impatto. All’epoca era un bambino di 8 anni e ha passato tutta la vita nella certezza che quello caduto nel suo campo fosse stato un aereo tedesco. I cercametalli, ancora una volta, tacevano. Eravamo sul punto di abbandonare l’impresa. Molte le supposizioni che giustificassero quel silenzio: che l’aereo abbia strisciato lasciando poche tracce di sé nel terreno? Spengo il cercametalli e lo carico in macchina. La giornata, caldissima, mi aveva già fatto bere tutta la riserva d’acqua che avevo portato con me. Passeggiando così, un po’ amaramente, lungo il campo, noto che la folta siepe che lo delimita non mi permette di vedere oltre. La attraverso e mi trovo davanti ad un campo scassato molto profondamente. Su di esso si cammina con difficoltà data la profondità dei solchi. E’ lì che l’ho visto, emergere dalla terra grigia. Era lì: decine e decine di pezzi di alluminio che affioravano con un vago chiarore tra le zolle. Ho cominciato a raccogliere tutti i pezzi che vedevo e intanto chiamavo a squarciagola i miei compagni d’avventura.
“L’ho trovato! E’ qui! Correte!”.
Fabio, Daniele e Fabrizio arrivano di corsa e rimangono come abbagliati.
Poi Fabrizio esclama: “qui c’è un pezzo di Browning!”. Sotto un’enorme zolla affiorava la culatta di un’arma. Spostiamo la zolla e ci rendiamo conto che si tratta della culatta del cannone Hispano da 20 mm. Mai più nella mia vita credo mi capiterà di trovare un tale pezzo semplicemente a vista. Un veloce esame dei pezzi ci ha subito fatto capire che si trattava di un altro P-38. Ancora una volta nella mia mente le tristi vicende di Aldrich e Mc Intosh si intrecciano….
Una volta a casa, pulisco con una delicatezza maniacale, la parte di arma nella quale so cosa cercare. Non ho avuto fretta. Ho lasciato agire l’aceto nel timore di rovinare quel poco di ferro che ancora si poteva leggere, dato il grave stato di corrosione del medesimo. Nel frattempo ho stampato le pagine dei macr di Haldrich e di Mc Intosh, nelle quali sono chiaramente indicate le matricole delle armi da 20 mm in dotazione.
I due codici sono, rispettivamente: 129552 (Aldrich) e 124044 (Mc Intosh).
La prima cifra che ho letto chiaramente è stato uno 0. “Non sei Haldrich!”, mi sono detto. Ho continuato a pulire con le unghie, per non rovinare il ferro, e le cifre hanno cominciato ad apparire… solamente 5 su 6; l’ultima è stata distrutta dalla corrosione… 12404… Forse adesso potrò anche dare un nome all’altro crash site, quello di Cesena. Probabilmente è lì che precipitò Aldrich..
A meno che non siamo vittime di un feroce scherzo del destino, visto che abbiamo solamente 5 cifre leggibili su 6, abbiamo trovato il luogo in cui è precipitato il 2nd Lt. Robert L. Mc Intosh del 1st FG, tutt’ora MISSING IN ACTION.
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Fantastico! Grande Lanco! Un altro cerchio si sta chiudendo. salutomilitare
E pensare che è iniziato tutto da quando riuscii a rintracciare e contattare il Prof. Stacchini, un volta che lessi questo suo intervento nella pagina online di Estense.com...
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caspita che colpo, ed anche questo pilota risultava MIA fino ad adesso. Una cosa da manuale .
Complimenti e qui non parliamo di fortuna o casualità , qui c'è passione pura, preparazione e determinazione.
ragazzi ed in particolare Lanco, siete da olimpiadi.
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Non credo che la statistica possa esserti in qualche modo avversa, caro Lanco...
Certo, manca l'ultima cifra. Però, se non fosse il povero Mc Intosh, si tratterebbe di un altro P-38 "sconosciuto" che imbarcava un cannone con un "serial number" identico, a meno del numero delle unità...
Mi pare abbastanza improbabile, sai?
Complimenti ragazzi, questo è il ritrovamento dell'anno!
:good:
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riporto dal macr le caratteristiche del velivolo:
P-38 J 15 LO s/n 42-104223 1° Fighter Group - 27° Squadron.
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È un modello come questo:
(http://data3.primeportal.net/hangar/luc_colin3/p-38j-20-lo_44-23314_skidoo/images/p-38j-20-lo_44-23314_skidoo_01_of_57.jpg)
http://www.primeportal.net/hangar/luc_colin3/p-38j-20-lo_44-23314_skidoo/
Questo sito può esserci molto utile per l'identificazione di reperti.
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Da Ancestry.com...
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quindi i resti del pilota , a meno che non siano sepolti come "ignoto" nel cimitero locale , sono ancora lì sotto ?
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Accidenti che storia! Complimenti a tutti, ogni volta che leggo vicende come queste non posso far altro che avere un moto di ammirazione per la competenza e il rigore scientifico che tutti i protagonisti di questi ritrovamenti dimostrano. Molti storici e ricercatori di professione non hanno davvero simili capacità. Da semplice appassionato, sono davvero senza parole...
Complimenti ancora,
Francesco
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Sarebbe utilissimo il manuale delle parti del P-38, ma non l'ho ancora trovato su Internet.
Ho l'Erection & Maintenance Manual del P-38L, però al momento non mi ha permesso molte identificazioni...
:blink:
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quindi i resti del pilota , a meno che non siano sepolti come "ignoto" nel cimitero locale , sono ancora lì sotto ?
Quando avremo effettuato il recupero, saremo in grado di risponderti caro u03205. Questo è il frutto del sondaggio di ieri.
Fortunatamente abbiamo già trovato ruspa e ruspista del luogo e sopratutto l'OK del proprietario del terreno.
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volevo precisare che precedentemente al sondaggio di ieri avevamo svolto ricerche anche nei registri cimiteriali senza alcun frutto. la guerra, nel settembre del 44, là è stata veramente pesante e i registri dell'epoca sono scomparsi. abbiamo avuto anche la testimonianza di due generazioni di custodi cimiteriali.
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Dovrebbe essere il nostro uomo... La didascalia originale non è corretta e un ricercatore di Fold3 ha aggiunto questa nota:
"2LT Robert L. McIntosh, 27th Ftr Sq, 1st FG may be holding up two fingers, but he was officially credited with only one aerial victory".
In effetti, l'unica vittoria aerea gli fu attribuita il 21/01/1944. In tale data venne effettuata la "Mission #961": 17 Lightning di scorta ai B-17 del 301st BG con obiettivo l'aeroporto di Salon in Francia...
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Caspita! Grande mazwork! Si potrebbe contattare il ricercatore per avere la certezza che sia McIntosh?
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Sono molto colpita, siete davvero incredibili! Fabio, se possibile, fate un saggio con approfondimento di 20 cm, prima di andare di ruspa... ;-)
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Caspita! Grande mazwork! Si potrebbe contattare il ricercatore per avere la certezza che sia McIntosh?
Credo sia giusta l'interpretazione che ha dato, in ogni caso lo contatto subito e vi faccio poi sapere.
Inoltre scartabello un po' di libri, quella foto mi sembra di averla già vista fisicamente anche su carta...
Dal MACR non risulta un "nickname" e quindi un qualche "nose art" a decorare questo Lightning. Buona parte del muso non compare in foto, difficile quindi fare qualche ipotesi ulteriore al momento...
salutomilitare
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Sembra che lo status ufficiale del 1st Lt Robert L. McIntosh sia FOD (Finding of Death).
La foto è tratta dal libro di John D. Mullins, The 1st Fighter Group in World war II, St. Paul, MN, Phalanx Publishing Co., 1995
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Grazie Carlo
FOD significa che lo hanno dato per morto ma non hanno trovato i resti?
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Un buon link riguardante l'acronimo FOD:
http://forum.armyairforces.com/m/tm.aspx?m=188212&p=1
Sì noti che su Ancestry.com è riportata chiaramente la data quando Robert è stato dichiarato morto, 7 novembre 1945...
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Abbreviazioni ufficiali usate per definire i militari americani caduti e dispersi:
Types of Casualties
KIA - Killed in Action
DNB - Died Non-Battle
DOW - Died of Wounds
DOI - Died of Injuries
FOD - Finding of Death (used where someone was missing and presumed killed in action), under Public Law 490
MIA - Missing in Action, circumstances undetermined
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Con l'aiuto e su consiglio di cmond, ho preparato la richiesta da inviare agli USA riguardo il file IDPF (Individual Deceased Personal File) di Robert L. McIntosh.
È in forma cartacea mentre la risposta con il file verrà inviata via mail e ci vorranno anche 8 mesi prima di riceverla.
Procedo con la spedizione della busta?
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...non vorrei che in caso di effettiva mancanza della salma arrivassero giu' i falchetti dalle hawai e pigliassero tutto in carico loro... wisner docet...
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...non vorrei che in caso di effettiva mancanza della salma arrivassero giu' i falchetti dalle hawai e pigliassero tutto in carico loro... wisner docet...
Michele, stai tranquillo che non vengono. Al momento sono pieni di grane perché un membro del Congresso ha fatto un'interrogazione riguardo alla scarsità di risultati che hanno ottenuto negli ultimi anni a fronte di un impegno di spesa di 500 milioni di dollari (alla faccia della crisi) e hanno minacciato di tagliar loro i viveri dato che c'era un sospetto, neanche poi tanto velato, che qualcuno ci avesse fatto la cresta. Sono saltate un po'di teste. Comunque adesso hanno cambiato comadante in capo e qualche mese fa è subentrato il Maggiore Generale Kelly McKeague che, almeno all'apparenza dovrebbe essere uno con le p... quadrate. Proprio oggi ho ricevuto una comunicazione dal JPAC riguardo al recupero del B-24 di Grado e con la nuova gestione sembrerebbe che labbiano cominciato a muovere il c... con maggiore impegno. Hanno chiesto 3 settimane per farci sapere la data in cui verrano giù per fare i rilievi del caso. Speriamo bene.
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Con l'aiuto e su consiglio di cmond, ho preparato la richiesta da inviare agli USA riguardo il file IDPF (Individual Deceased Personal File) di Robert L. McIntosh.
È in forma cartacea mentre la risposta con il file verrà inviata via mail e ci vorranno anche 8 mesi prima di riceverla.
Procedo con la spedizione della busta?
Non credo che ci vorrà tanto tempo. Se hai chiesto solo una cartella dovrebbero spedirtela entro tre mesi, poco più poco meno. Ben diverso è il caso per IDPF di equipaggi di più persone. Allora si che ci va quasi un anno... a meno che tu non abbia qualche "angelo custode" in loco che vada a sollecitare per te.
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Con l'aiuto e su consiglio di cmond, ho preparato la richiesta da inviare agli USA riguardo il file IDPF (Individual Deceased Personal File) di Robert L. McIntosh.
È in forma cartacea mentre la risposta con il file verrà inviata via mail e ci vorranno anche 8 mesi prima di riceverla.
Procedo con la spedizione della busta?
Non credo che ci vorrà tanto tempo. Se hai chiesto solo una cartella dovrebbero spedirtela entro tre mesi, poco più poco meno. Ben diverso è il caso per IDPF di equipaggi di più persone. Allora si che ci va quasi un anno... a meno che tu non abbia qualche "angelo custode" in loco che vada a sollecitare per te.
Bene... Venerdì spedisco la busta.
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...Mi fa incazzare il fatto che se dessero a noi 100.000 dollari all'anno potremmo fargli tutto il lavoro in Italia e anche meglio...
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...Mi fa incazzare il fatto che se dessero a noi 100.000 dollari all'anno potremmo fargli tutto il lavoro in Italia e anche meglio...
Su questo non ci piove!
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[...] La foto è tratta dal libro di John D. Mullins, The 1st Fighter Group in World war II, St. Paul, MN, Phalanx Publishing Co., 1995
In cerca di altre immagini "papabili", girovagando su Internet mi sono imbattuto nella sorte toccata a Otto A. Hloucal Jr., l'altro pilota nella foto...
Otto se la cavò nel gennaio 1943 (http://laituk.org/P-38%2042-12920%20.htm), vide la fine della guerra, ma perse la vita decollando per l'ultima volta da Selfridge Field, Michigan...
http://www.findagrave.com/cgi-bin/fg.cgi?page=gr&GRid=71905697
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Un paio di P-38J-15 del 27th FS/1st FG nel periodo maggio/giugno 1944...
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È il nostro uomo?
http://www.findagrave.com/cgi-bin/fg.cgi?page=gr&GRid=56312013
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Fabio, ti confermo che e' il nostro uomo ma le informazioni del tuo link sono incomplete, in realta' non c'e' una sepoltura ma il nome di McIntosh appare nelle "tablets of missing or buried at sea" del cimitero di Nettuno. Ergo, c'e' una sepoltura vacante...
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È il nostro uomo? [...]
Sì, è proprio Robert. Corrisponde la data del 7 novembre 1945 trovata anche su Ancestry.com...
:hi:
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Robert L. McIntosh è ricordato con una targa nel cimitero di Fairview, Tipton county, Indiana.
Nello stesso cimitero sono sepolti i genitori del pilota. Dall'obituary della madre, Vivian Era Leeson McIntosh,
http://www.findagrave.com/cgi-bin/fg.cgi?page=gr&GSln=McIntosh&GSiman=1&GScnty=871&GRid=42516100&
si apprende che Robert aveva tre sorelle.
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nella foto della tomba dei genitori mi sembra di leggere che il padre di Robert è stato un generale dell'esercito.
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ho pulito il pezzo di strumentazione ed un altro pezzo in ferro che deve per forza essere parte del carrello anteriore. c'è qualche immagine del carrello ant P-38?
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Qualcuno ha l'indirizzo di Jim Graham? Gli farebbe piacere che è stato ritrovato il suo commilitone....
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non ho trovato foto o disegni ma credo che il pezzo in ferro sia la ralla ( sembra che ci sia una sede per le sfere) nel quale è imperniato il braccio superiore del carrello, che deve sia sterzare che entrare/uscire. Detto così è un discorso un po' povero, ma se ci fosse un disegno sarebbe più semplice.
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Per ora posto il Nose Landing Gear Shock Strut, anche se il disegno non è dei migliori...
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30 agosto 2013.
Secondo sondaggio ma questa volta più approfondito grazie all'intervento di un bobcat.
Purtroppo non abbiamo trovato i resti di Mc Intosh di cui era l'obiettivo primario di questa ricerca, ma dai rottami abbiamo trovato qualche elemento personale del pilota come i resti delle calzature (forse i scarponcini da volo) i resti del paracadute e una chiave marcata "made in usa" probabilmente del suo armadietto.
Testimoni raccontano che il parroco raccolse in due secchi i resti del pilota, alcune parti umane erano appese ad un albero ma non sappiamo dove sono stati portati.
Poi arrivarono i tedeschi che portarono via quanto era rimasto in superficie.
L'archivio parrocchiale parte dal 1946, il resto antecedente questa data è stato distrutto ( giusto lanco67?)
Abbiamo dedotto che l'aereo è caduto di coltello facendo schizzare fuori il povero pilota e lasciando in superficie, in una vasta area che abbiamo circonciso, il resto della cabina con il secondo motore e quanto rimasto delle due fusoliere.
Molti i frammenti e parti interessanti del P-38:
Lamiere molto grandi come dimensioni, elementi dei radiatori, bielle e pistoni, riduttore e ingranaggi, plexiglass, gomma siliconica dei serbatoi, parti del cruscotto, batterie e sicuramente altri oggetti interessanti verranno scoperti con la pulizia dei reperti.
Un enorme ringraziamento a quanti erano presenti e alla collaborazione dei soliti "noti" e dei nuovi amici!
La ricerca continua e presto torneremo a Santa Cristina!
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Altri reperti e la squadra!
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Voglio ringraziare Fabio e tutti gli altri amici per la bella opportunità e spero di poter essere di aiuto anche la prossima volta
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Di primo acchito devo ammettere che il mancato ritrovamento dei o di parte dei resti del pilota mi ha un po' amareggiato, poi a a freddo ho pensato che non è poi andata così male. In fondo il secondo sondaggio è stato un discreto successo perchè ci ha confermato un po' di cose.
1) Il pilota era sicuramente a bordo al momento del crash, lo testimonia il frammento di paracadute, quelli che potrebbero i resti di una sua calzatura e quella chiave piegata che faccio fatica a pensare non fosse sull'aereo o addosso al pilota.
2) questo conferma la testimonianza che vuole che i resti umani siano stati raccolti dal parroco di S.Cristina e non riconosciuti
3)Interrogato il parroco attuale sullo stato dei registri parrocchiali, ci ha informato che il registro dei morti di quel periodo è andato perduto, probabilmente con la guerra.
A questo punto parte una nuova sfida, e cioè quella di capire dove possono essere finiti i resti di McIntosh. Io una mia personale teoria me la sono già fatta
3)I resti furono sepolti nel locale e vicino cimitero di S.Cristina come quelli di un soldato o aviatore ignoto
4) I resti di quel soldato ignoto furono prelevati da una delle tante commissioni del Commonwealth che passarono a recuperare salme, non furono riconosciuti e furono traslati nel vicino cimitero di Coriano Ridge come ignoto o aviatore ignoto. Non voglio nemmeno prendere in considerazione che se lo siano "dimenticato" nel cimitero di S.Cristina.
A questo punto ci potrebbe venire in aiuto la registrazione civile delle tumulazioni del cimitero di S.Cristina ( che non è quella dei defunti della parrocchia) se non che al cimitero di Rimini ci hanno risposto che le registrazioni iniziano dal 49 e prima non si trovano (sic). Ho chiesto a Daniele Celli di Rimini di insistere per vedere se viene fuori qualcosa, non si sa mai.
Al momento non ci resta che aspettare
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Bella squadra, peccato non esserci stato... comunque i piloti USA solitamente portavano i normali scarponcini bassi dell'esercito (Service Shoe) in cuoio rossiccio, non gli stivaletti con la patta tipo anfibi (Combat boots), credo proprio che siano quelli da voi ritrovati...
http://www.re-enactmentshop.com/sites/default/files/imagecache/lightbox_fullscreen/global/shop/world_war_ii/US/WWII-US_Service_Shoe_composition_sole.JPG
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posto le immagini dei reperti puliti che provengono dalla cabina del P-38. Il frammento di quadrante presenta una numerazione da 0 ad 80 e una lettera T. qualcuno mi sa dire che genere di strumento era montato per misurare la temperatura dell'acqua, usava scala Celsius o Fahrenhait? (nella mia jeep è farhehnait)
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[...] Il frammento di quadrante presenta una numerazione da 0 ad 80 e una lettera T. [...]
Ma a destra della "T" non c'è una "C"? A prima vista, sembrerebbe questo strumento...
Engine gage left engine (oil temperature and pressure and fuel pressure)
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Complimenti a tutti! :good:
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Questa è un'altra versione, ma la funzione "multipla" è la stessa: temperatura e pressione dell'olio insieme alla pressione del carburante.
Nel caso della pressione, l'unità di misura è tipicamente anglosassone: libbre per pollice quadrato...
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Un paio di foto dal libro Gear Up! - Flight Clothing & Equipment of USAAF Airmen in World War II di Jon A. Maguire...
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che bella avventura, complimenti!
mio padre è nato e ha vissuto i primissimi anni della sua vita a Santa Cristina di Rimini. Classe '40, si ricorda ben poco della guerra
ma una cosa gli è sempre rimasta in mente, molto probabilmente vissuta in maniera indiretta raccontatagli dai grandi.
ve la scrivo come la racconta lui, in maniera sommaria, non troppo dettagliata, quindi da prendere assolutamente con le molle.
all'epoca nella zona di Santa Cristina cadde un aereo e il corpo del pilota venne sepolto dai genitori di mio padre e da alcuni
vicini nel campo di proprietà. con lo scopo di dargli una degna sepoltura, fecero una croce con due pezzi
di legno e ci misero la targhetta appartenuta al pilota di nome "Gordon". poi dopo qualche tempo vennero i suoi compagni,
lo disseppellirono e lo portarono via.
non credo si possa riferire allo stesso crash del p38, ma chiedo agli esperti e studiosi archeologi dell'aria se nella zona c'è stato un altro crash con un pilota di nome Gordon, oppure se questo Gordon era un semplice soldato di terra morto nelle vicinanze (quindi potrebbe non centrare nulla con un crash aereo).
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L'altro frammento di quadrante, sembra provenire dall'altimetro...
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che bella avventura, complimenti!
mio padre è nato e ha vissuto i primissimi anni della sua vita a Santa Cristina di Rimini. Classe '40, si ricorda ben poco della guerra
ma una cosa gli è sempre rimasta in mente, molto probabilmente vissuta in maniera indiretta raccontatagli dai grandi.
ve la scrivo come la racconta lui, in maniera sommaria, non troppo dettagliata, quindi da prendere assolutamente con le molle.
all'epoca nella zona di Santa Cristina cadde un aereo e il corpo del pilota venne sepolto dai genitori di mio padre e da alcuni
vicini nel campo di proprietà. con lo scopo di dargli una degna sepoltura, fecero una croce con due pezzi
di legno e ci misero la targhetta appartenuta al pilota di nome "Gordon". poi dopo qualche tempo vennero i suoi compagni,
lo disseppellirono e lo portarono via.
non credo si possa riferire allo stesso crash del p38, ma chiedo agli esperti e studiosi archeologi dell'aria se nella zona c'è stato un altro crash con un pilota di nome Gordon, oppure se questo Gordon era un semplice soldato di terra morto nelle vicinanze (quindi potrebbe non centrare nulla con un crash aereo).
Ciao Giorgio, si trattava del canadese Gordon Kimber precipitato a circa 1 km di distanza dal P-38. Ti riporto la ricostruzione storica di quell'evento
8 luglio 1944 – Spitfire VIII
Quattro Spitfire VIII del 417° Sqn. RCAF erano in volo nella valle del Marecchia alla ricerca di bersagli, in particolare di veicoli da mitragliare. Due caccia individuarono dei movimenti nei pressi di Poggio Berni, molto probabilmente si trattava di un camion come è riferito nei rapporti. Durante l’attacco la piccola formazione si scompaginò al punto che il F/O Kimber chiamò per radio i compagni dicendo che aveva perso il contatto visivo con loro. Questa fu l’ultima comunicazione del pilota canadese che non diede più alcuna notizia di sé e non fece ritorno all’aeroporto di partenza, Perugia. Le uniche informazioni le riportò il P/O Harris, uno dei partecipanti alla missione, il quale riferì di avere udito colpi di contraerea nella zona e di aver notato una nube di polvere sollevarsi ove sorge S. Paolo. F/O Gordon Stanley Kimber fu dichiarato disperso, presumibilmente colpito da flak.
Il 18 settembre, una commissione composta dall’Ufficiale Comandante S/L O.C.Kallie, dall’aiutante F/L L.J. Doucet e dallo S/L H.F. Smeaton del Quartier Generale di Napoli, si recò nella zona di S. Paolo alla ricerca dei resti o quantomeno di notizie del F/O Kimber. I canadesi rinvennero il relitto di un caccia e dei resti umani carbonizzati e credettero di aver localizzato Kimber; in realtà nei giorni successivi ebbero la certezza di aver recuperato un altro aviatore. (in zona caddero un altro Spit ed un kittyhawk)
Il 5 novembre 1944, la stessa commissione ritornò alle pendici della bassa collina di S. Paolo e finalmente venne scoperto il relitto dello Spitfire di Kimber, su cui erano ancora ben leggibili la lettera dello squadrone AN e il numero di matricola JG337. Nei pressi trovarono la tomba del F/O Kimber, con croce, nome e grado del pilota. Gli abitanti informarono gli ufficiali canadesi di essere stati istruiti e comandati dai tedeschi di seppellire il pilota in quel modo. F/O Kimber venne successivamente traslato al Cimitero di Coriano.
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[...] Il frammento di quadrante presenta una numerazione da 0 ad 80 e una lettera T. [...]
Ma a destra della "T" non c'è una "C"? A prima vista, sembrerebbe questo strumento...
Grande Mazwork..a destra della T c'è una parte di lettera che potrebbe proprio essere una C.
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Hi!
Images 3126 and 3127 are about the handle assembly of the control column so - hot spot ! - this is the cockpit area.
Best luck
Ciao
ClinA-78
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Ciao Giorgio, si trattava del canadese Gordon Kimber precipitato a circa 1 km di distanza dal P-38. Ti riporto la ricostruzione storica di quell'evento
8 luglio 1944 – Spitfire VIII
Quattro Spitfire VIII del 417° Sqn. RCAF erano in volo nella valle del Marecchia alla ricerca di bersagli, in particolare di veicoli da mitragliare. Due caccia individuarono dei movimenti nei pressi di Poggio Berni, molto probabilmente si trattava di un camion come è riferito nei rapporti. Durante l’attacco la piccola formazione si scompaginò al punto che il F/O Kimber chiamò per radio i compagni dicendo che aveva perso il contatto visivo con loro. Questa fu l’ultima comunicazione del pilota canadese che non diede più alcuna notizia di sé e non fece ritorno all’aeroporto di partenza, Perugia. Le uniche informazioni le riportò il P/O Harris, uno dei partecipanti alla missione, il quale riferì di avere udito colpi di contraerea nella zona e di aver notato una nube di polvere sollevarsi ove sorge S. Paolo. F/O Gordon Stanley Kimber fu dichiarato disperso, presumibilmente colpito da flak.
Il 18 settembre, una commissione composta dall’Ufficiale Comandante S/L O.C.Kallie, dall’aiutante F/L L.J. Doucet e dallo S/L H.F. Smeaton del Quartier Generale di Napoli, si recò nella zona di S. Paolo alla ricerca dei resti o quantomeno di notizie del F/O Kimber. I canadesi rinvennero il relitto di un caccia e dei resti umani carbonizzati e credettero di aver localizzato Kimber; in realtà nei giorni successivi ebbero la certezza di aver recuperato un altro aviatore. (in zona caddero un altro Spit ed un kittyhawk)
Il 5 novembre 1944, la stessa commissione ritornò alle pendici della bassa collina di S. Paolo e finalmente venne scoperto il relitto dello Spitfire di Kimber, su cui erano ancora ben leggibili la lettera dello squadrone AN e il numero di matricola JG337. Nei pressi trovarono la tomba del F/O Kimber, con croce, nome e grado del pilota. Gli abitanti informarono gli ufficiali canadesi di essere stati istruiti e comandati dai tedeschi di seppellire il pilota in quel modo. F/O Kimber venne successivamente traslato al Cimitero di Coriano.
ma pensa! ora racconto questa storia a mio padre, gli piacerà conoscere tutti questi dettagli di una cosa raccontata e tramandata a voce per tanti anni. grazie mille Lanco!
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Ecco cosa potrebbe essere l'oggetto della foto 3126/3127.
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Ciao Riccardo, ti ricordano qualcosa i componenti di questo selettore ?
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Paolo,se intendi questo componente la mia risposta è affermativa!
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Esatto 1+1, ma a cosa serviva visto che era anche sull' A20 di Copparo?
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...quello sulla colonna di controllo del P-38 è l'"aileron tab control" e serviva per regolare lo "sforzo" (non è molto tecnico ma non mi viene in mente un altro termine) sugli alettoni .....poi tolto dalla versione J in poi..............probabile che anche l'A20 avesse lo stesso sistema sugli alettoni...
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dunque Mc Intosh non è caduto con un J , mi pareva di avere letto che il 1FG avesse fatto la transizione proprio nella primavera del '44
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dunque Mc Intosh non è caduto con un J , mi pareva di avere letto che il 1FG avesse fatto la transizione proprio nella primavera del '44
Se così fosse, allora NON sarebbe l'aereo di Mc Intosh. Ma così evidentemente non è, visto che Enzo Lanconelli ha identificato questo sfortunato pilota tramite il s/n del cannone di bordo riportato sul MACR, guarda caso, di un P-38J...
Questo sta a significare che l'oggetto in questione è, molto probabilmente, qualche altro aggeggio a bordo del Lightning...
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concordo , se il MACR parla di un J e ne riporta anche le matricole, tra l'altro incrociate correrttamente con le armi di bordo, vuol dire che era proprio quella versione.
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....a me sembra di aver capito che durante la produzione della versione J è avvenuta la modifica...ergo esistevano i primi esemplari di produzione j con quel comando mentre da un certo punto non è stato più installato......come si legge nel trafiletto che allego...
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quindi una modifica non in sede di progetto ma intervenuta in un secondo momento. Non sono un esperto sui sistemi di controllo di volo; allora il J non aveva più i trim sugli alettoni ma c'era un sistema idraulico che aiutava il pilota a regolare lo sforzo ed anche la sensibilità sui comandi degli alettoni.
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...sembra che i primi blocchi di produzione della versione J furono interessati da diverse modifiche in "corso d'opera" che poi divennero standard....
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come spesso accade in tempo di guerra, le indicazioni che provevenivano dai piloti al fronte, dovevano essere valutate subito e nel caso risolte senza indugio. Nessuno si poteva permettere il lusso di sbagliare. Noi italiani, purtroppo, .... non fummo così bravi ne tempestivi nel risolvere i nostri problemi.
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Grazie a Manifold, un'immagine attuale dell'indicatore "multifunzione" dei motori...
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Nel volumetto Lockheed P-38 J-L LIGHTNING edito da Mushroom Model Publications, si legge che addirittura nella versione finale, P-38J-25 (210 esemplari), vennero introdotti gli alettoni assistiti idraulicamente.
A questo punto tutte i modelli precedenti, compreso il velivolo di Mc Intosh, erano in realtà provvisti di quella manopola di controllo...
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State in allerta perchè in ottobre faremo un terzo sondaggio e proveremo anche una nuova metodologia di ricerca.
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Ho pulito con tela finissima e acetone la matricola, così mi sono accorto con luce radente che l'ultima cifra è sì sparita ma al suo posto c'e una cavità. allora ho preso un pennellino finissimo da modellismo 5/0 e con la cara vernice humbrol molto diluita ho colato lentamente il colore bianco nelle fessure dei numeri. il risultato non dà scampo... :yahoo:
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Grande Lanco! Adesso dobbiamo trovarlo... Ho della lamiera anch'io da pulire, appena possibile inizio i lavori.
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State in allerta perchè in ottobre faremo un terzo sondaggio e proveremo anche una nuova metodologia di ricerca.
Presente! Vedrò nel frattempo di pulire la masnada di pezzi che mi è stata assegnata. Al momento non ho trovato codici o marcature particolari, ma molti frammenti sono pieni di terra, ma dopo il lavaggio potrebbero rivelare elementi interessanti da analizzare...
:hi:
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Ricevo dal mio amico Jim Upton dei JPEG d'epoca riguardanti il pilota ...
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altri...
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Ma che...! Jim è amico pure tuo???!!!??? :blink:
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Con il mio triste inglese mi sembra di capire che è stato dichiarato il decesso d'ufficio in data 7 nov 45, come riportato anche nel report del Florence cemetery. Non si menziona assolutamente il ritrovamento di presunti resti del velivolo, quindi credo proprio che nessuna commissione americana si recò mai in quel di S.Cristina. Sono sempre più convinto che è stato riesumato da una commissione del Commonwealth ed è finito a Coriano
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Sei gelosa..;) ?
Ma che...! Jim è amico pure tuo???!!!??? :blink:
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Sei gelosa..;) ?
Ma che...! Jim è amico pure tuo???!!!??? :blink:
A parte che sarei GELOSO, ma quell'uomo è proprio come il prezzemolo!!! :clapping:
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Credo che a breve gli amici del 1st FG si metteranno in contatto con il forum... :friends:
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Jim sta cercando anche i parenti del pilota.... salutomilitare
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Aveva 3 sorelle..e Jim ha i numeri telefonici! Le chiamerà, se viventi, per informare dei progressi...
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Ottima collaborazione da partedi Jim, ma prima di prendere iniziative così delicate, tipo contattare parenti o autorità d'ambasciata, vorrei che fossero informati prima gli autori della ricerca. In questo caso abbiamo Lanconelli come punto di riferimento che è già al lavoro con alcune prassi con le autorità.
Questo per evitare che vengano inviate richieste o contatti da più parti, inconsapevoli di queste iniziative, che potrebbero generare confusione ostacolando la ricerca.
Grazie
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Personalmente, ho avvertito Jim Graham, storico del 1st FG, con cui una decina di anni fa avevo collaborato per James Lilly, Pearson e altri, incluso McIntosh... Per anni aveva cercato di stabilire che fine avesse fatto, gli ho detto della scoperta del grande Lanco e del lavoro dei ragazzi del forum, e credo che stia leggendo ora queste pagine...
Mia responsabilità..... :blush2:
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Personalmente, ho avvertito Jim Graham, storico del 1st FG, con cui una decina di anni fa avevo collaborato per James Lilly, Pearson e altri, incluso McIntosh... Per anni aveva cercato di stabilire che fine avesse fatto, gli ho detto della scoperta del grande Lanco e del lavoro dei ragazzi del forum, e credo che stia leggendo ora queste pagine...
Mia responsabilità..... :blush2:
Hai fatto benissimo Michy e io apprezzo tantissimo la collaborazione di Jim :good: Ma credo che la notizia del ritrovamento del crash e speriamo anche dei resti di McIntosh, verso i parenti, sia di pertinenza dell'ambasciata che sarà avvisata con un documento a breve. Forum e altre associazioni di veterani possono benissimo essere coinvolti credo...
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Ho chiestp a Jim di alzare il piede dall'accelleratore...
Andrea
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Da San Marino.
http://www.smtvsanmarino.sm/video/attualita/nelle-campagne-santa-cristina-ritrovati-resti-aereo-secondo-conflitto-mondiale-02-09-2013
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Ho visto il servizio, come si sente che vengo dalla baSSSa Romagna..va bè
Domani mattina scriveremo all'Ambasciata USA a Roma per ufficializzare il ritrovamento del crash site di Mc Intosh, ed una lettera sarà inviata per conoscenza anche al Commonwealth War Grave Commission. Questo perchè non dobbiamo lasciare nulla di intentato. Il mancato ritrovamento dei o di parte dei resti del pilota nel sito del crash apre infatti nuove possibilità. a questo punto è certo che i resti sono stati sepolti da qualche parte e non riconosciuti. Come ho già detto, io personalmente mi sono convinto che sia stato traslato in un cimitero del Commonwealth. sabato mattina mi sono recato a Coriano e nel report ho letto che vi sono sepolti tre aviatori ignoti di cui uno australiano. Non essendo riportata l'ubicazione degli ignoti, ho girato assieme a mia moglie ad ai miei figli in mezzo alle lapidi per cercarle. Ho trovato l'australiano, poco dopo mi sono fermato davanti ad una tomba ed ho avuto un sussulto: vi è scritto ALLIED AIRMAN. Come quella ce ne deve essere un'altra, ma con due bambini piccoli al seguito non è facile cercare. Quella tomba mi ha fatto molto riflettere. Spero che nei registri del CWGC siano rimaste le tracce della provenienza degli ignoti. In ogni caso a questo punto la ricerca d'archivio non spetta a noi ma ai militari americani. Noi gli stiamo servendo su un piatto d'argento una possibilità per la soluzione del mistero. durante il giro nel cimitero, sono stato molto fiero del comportamento composto dei miei figli (4 e 6 anni). Ad un certo punto Valerio, il più piccolo, mi ha chiesto perchè c'erano tutte quelle lapidi e io gli ho detto che erano tutti soldati morti in guerra. Lui mi risposto così: Ognuno ha il suo destino. Quattro anni, e mi ha lasciato senza parole...
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Date un'occhiata a questo link...
"Unknown Airmens Graves": http://www.rafcommands.com/dcforum/DCForumID7/298.html
salutomilitare
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a proposito di P 38
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mazwork ci avvisa che ci saranno una serie di prove di rally in ottobre a San Marino. Le date delle manifestazioni sono 10-11-12 e 13 ottobre.
Quindi si può fare il sondaggio il 19 o il 26.
Ciao
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Il 19 sono impegnato, viene il nipote di James Longino (aviatore abbattuto a Forlì il 5 giugno ) ospite di Daniele Celli e ha bisogno di un traduttore. Il 5 ottobre è troppo presto? :biggrin:
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Il 19 sono impegnato, viene il nipote di James Longino (aviatore abbattuto a Forlì il 5 giugno ) ospite di Daniele Celli e ha bisogno di un traduttore. Il 5 ottobre è troppo presto? :biggrin:
Perfetto per il 5!
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ho postato la foto del P 38 perchè mi sembra di aver visto uno dei due contenitori cilindrici affiancati che sono fissati alla paratia verticale.
Mi sembra di averne visto uno fra i reperti di uno scavo. O mi sbaglio?
celestino
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Bello! Si ritorna a scavare a Santa Cristina? io ci sono
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...oh se è per il 5 questa volta ci sono anch'io ehh!!!
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un po' di pezzi puliti ed inerti per la futura mostra a Sogliano salutomilitare
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Bellissimi i bossoli, anche la culatta della Browning, rispetto prima, è venuta benissimo. Complimenti.
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sono riuscito a salvare due maglie in ferro dell'hispano, le ho trattate con i guanti mentre le pulivo. le maglie della .50 invece vanno in fumo. peccato
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Se si forano i bossoli rendendoli inerti... si possono esporre vero??
anch'io nella mia mostra li avevo forati ( a malincuore :'( ).
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deve essere resa inerte anche la capsula
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deve essere resa inerte anche la capsula
Si certo.. :good:
bravo lanco67 ottimo restauro dei bossoli :good:
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Posto anch'io alcune foto di un reperto del P38 di S.Cristina ripulito in maniera non aggressiva, dal ritrovamento al confronto con un pezzo trovato ad un mercatino, trattasi di una pompa per il vuoto "Pesco" utilizzata per il funzionamento di alcuni strumenti di bordo, per ultima una foto con evidenziato il collocamento sul motore Allison del P38
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Un suggerimento per rendere inerte la capsula senza farsi saltare un dito o un timpano... Spruzza nel bossolo un pò di olio di vaselina in modo che penetri nell'innesco, aspetti un pò e poi lo percuoti in morsa, si schiaccia senza esplodere...
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... e poi lo percuoti in morsa, si schiaccia senza esplodere... NEIN - NEIN - NEIN - NEIN - NEIN :nono: :nono: :nono: :nono: .... se per caso invece l'innesco fa quello che deve fare possono essere C.... , porto ancora i segni sul braccio.
Ad onor del vero quella volta furono due i colpi, l'innesco del 12 che parte e la memorabile papina (sberla) di mio padre.
Michele
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Ohè!! Mica ho detto che devi farllo CO LE MANO!! ...mi sembrava ovvio! Comunque è capitato anche a me.... IN CLASSE! :lol: Dovevi vedere la faccia della prof, che conosceva i miei peccatucci bellici, fra il botto, il fumo e la mia faccia nera!!!! :haha: :haha: :haha:
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cavolo ragazzi , siete troppo avanti..........io sono rimasto fermo ai petardi , quando facevo saltare le vespe che finivano nelle bottiglie delle gassose :biggrin:
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Frog... a pensarci oggi eravamo deigli incoscenti criminali.... frequentavo l'istituto agrario, e i figli dei contadini portavano a scuola innumerevoli "ricordini" che ancora abbondavano nei fienili.... un nastro da 250 colpi per MG tedesca servì a recuperare la polvere, metterla nel secchio del bidello, e ACCENDERLA!! Il VAMPONE fece un bellissimo disegno futurista nel soffitto, che stranamente non fu notato per mesi... mentre il secchio si fuse con grande incazzamento del bidello!! Ovviamente, durante le "indagini" del preside, nessuno aveva visto nulla....
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Hai ragione Micky ,è sicuramente meglio fermarsi ai petardi. Mio padre aveva una attività di commercio vini e bibite. A quei tempi c'era il reso dei vuoti delle bottiglie e quindi durante l'estate c'erano migliaia di bottiglie nel piazzale del magazzino, molte avevano dei residui zuccherosi rimasti sul fondo; le vespe arrivavano a frotte, entravano nelle bottiglie e non riuscivano più ad uscire , anche parecchie decine sulla stessa bottiglia. Noi ragazzini, con sadismo, infilavamo i petardi nelle bottiglie e ..bum. Adesso il mio atteggiamento verso gli altri esseri viventi è molto cambiato , dopo di allora gli unici che ho incosapevolmente ammazzato....... sono qualche milione di moscerini spiaccicati sul parabrezza dell'auto. Ehm......fuori topic ? :whistle:
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potete aprire un nuovo topic petardi & co. io per pudore evito di raccontare ciò che facevo, tengo famiglia, adesso vado avanti con i pezzi puliti
I primi due pezzi quasi gemelli sono MYsteriosi. sono costituiti da un tubo formato da una piatta piegata e poi cromata. all'interno passa una treccia che sembra filo di acciaio. nebbia totale
poi ci sono due pezzi di blindatura. forse dai fori si riesce a capirne la posizione.
Infine posto per la gioia degli appassionati la foto di una candela che NON VIENE da quello scavo ma dal P-38 presunto di Tolmie. Lo faccio perchè se nella masnada di pezzi da pulire ne viene fuori una malridotta almeno c'è una comparazione. é marcata FLINT MICHIGAN.
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Ho molti pezzi d'alluminio da pulire e ho deciso di acquistare una lavatrice ad ultrasuoni su Amazon. Dovrebbe arrivare a giorni...
Il materiale è stato diviso per tipologia, spero di trovare un bel po' di codici, anche se non ho ancora trovato un catalogo delle parti del P-38.
Chissà, forse dovrei scrivere direttamente all'ufficio storico della Lockheed!
PS: in attesa trepidante del prossimo scavo a Santa Cristina...
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caro maz, oltre alla lavatrice ci vuole anche olio di gomito, purtroppo...se non altro, visto che spesso faccio della cassa integrazione, ho molto tempo per pulire. non ho rimasto molto, il resto è tutto materiale distrutto. riesco a salvare qualche pezzo di allison, il resto dell'alluminio è andato..
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foto del bilanciere in piombo e attenzione pezzo assolutamente intrigante ed interessante, solo lavato con acqua. si tratta a prima vista di uno strumento ottico, al centro c'è un vetro con cerchio disegnato, la cosa particolare è che mantiene un po' di vernice nera all'esterno, è la tipica vernice nera opaca finissimamente zigrinata tipica degli strumenti ottici di precisione.
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sembra proprio un'ottica da macchina fotografica. ci sono esperti in sala?
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Puoi mostrare anche l'altra vista sia del contrappeso che della lente?
grazie
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Sembra proprio la lente che proietta il mirino nel vetro...
Qui la bella foto di un gun sight di P-38 trovato in rete.
Bravo Lanco!
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Posto anch'io alcune foto di un reperto del P38 di S.Cristina ripulito in maniera non aggressiva, dal ritrovamento al confronto con un pezzo trovato ad un mercatino, trattasi di una pompa per il vuoto "Pesco" utilizzata per il funzionamento di alcuni strumenti di bordo, per ultima una foto con evidenziato il collocamento sul motore Allison del P38
Grande Peval ;)
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Sembra proprio la lente che proietta il mirino nel vetro...
Qui la bella foto di un gun sight di P-40 trovato in rete.
Bravo Lanco!
Bravo Fabio! E' proprio quel pezzo. ora cercherò di pulirlo con la massima attenzione
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ed ecco le altre viste salutomilitare
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Abbiamo avuto l'autorizzazione per fare un altro sondaggio approfondito sabato 5 ottobre.
(senza escavatore) Il terreno ora è praticabile dato che l'hanno lavorato.
Chi volesse aggregarsi lo può segnalare qui o via tel.
Grazie
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Non mi è chiaro quale parte sarebbe del "gun sight", potreste evidenziarla?
:hi:
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Ciao Fabio, io ci sarò (però anche questa volta solo la mattina). Eventualmente sarebbe un problema portare un amico?
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Ciao Fabio, io ci sarò (però anche questa volta solo la mattina). Eventualmente sarebbe un problema portare un amico?
Assolutamente no Enrico, ma che si porti un paio di guanti da lavoro :-)
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Non mi è chiaro quale parte sarebbe del "gun sight", potreste evidenziarla?
:hi:
Ciao Maz, è questa parte qui. le staffe sono spezzate alla base. sabato matt lo porto a S.cristina così lo vedi bene
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forse così lo inquadri meglio :hi:
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Ok, grazie... Ho cercato invano dei disegni in scala, perché mi piacerebbe verificare l'effettivo diametro dell'oggetto in questione...
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con questi ho terminato la pulizia, a parte ovviamente la culatta che per ovvi motivi al momento non la tocco. pezzi del monoblocco
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Pulizia sommaria dei pezzi più grandi.
Alcuni hanno preso una bella cotta e molti pezzi purtroppo si stanno sfaldando.
Bella la scritta ALCLAD
Placca in acciaio e pezzi di lamiera.
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Pezzo di monoblocco e lamiere.
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Lamiera, una cerniera metallica e un frammento di blindatura con un bossolo cal .50 che si è praticamente saldato con il metallo della piastra.
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Cinzia sta lavando i frammenti del paracadute dello sfortunato McIntosh.
C'è un 11 stampato.
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Pulizia sommaria dei pezzi più grandi.
Alcuni hanno preso una bella cotta e molti pezzi purtroppo si stanno sfaldando.
Bella la scritta ALCLAD
Placca in acciaio e pezzi di lamiera.
non l'ho fotografata perchè l'ho rimessa nella vasca di pulizia, ma nella mia cassa di pezzi c'è un'altra placca in acciaio identica
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ma e' cio' che rimane di una riparazione da campo ?
(http://www.archeologidellaria.org/index.php?action=dlattach;topic=2855.0;attach=17578;image)
(http://www.archeologidellaria.org/index.php?action=dlattach;topic=2855.0;attach=17582;image)
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Anch'io ho notato quella piastra tagliata con il metodo della foratura. Potrebbe trattarsi come dici tu di una riparazione.
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Per essere una riparazione "sul campo" mi sembra un pò troppo precisa. Le mezzelune sono perfettamente equidistanti e sono pure smussate. Così com'è sembra più una parte di un dispositivo simile ad una cremagliera, forse per regolare qualche accessorio interno, boh. Comunque sia è un pezzo interssante.
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Ciao a tutti, purtroppo per motivi di maltempo il sondaggio è stato rimandato a sabato 19 ottobre.
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Per essere una riparazione "sul campo" mi sembra un pò troppo precisa. Le mezzelune sono perfettamente equidistanti e sono pure smussate. Così com'è sembra più una parte di un dispositivo simile ad una cremagliera, forse per regolare qualche accessorio interno, boh. Comunque sia è un pezzo interssante.
Non è un dispositivo e nemmeno una cremagliera anche perchè pare fosse sagomato di forma rettangolare.
Forse hanno praticato un'apertura per un'ispezione
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Ciao a tutti, purtroppo per motivi di maltempo il sondaggio è stato rimandato a sabato 19 ottobre.
Cosa? Nooo... Quel giorno sono impegnato!
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ehm, ho dimenticato che anch'io ho un impegno il 19.
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Ok! Ne riparleremo tra due settimane. Non abbiamo fretta ;)
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Per essere una riparazione "sul campo" mi sembra un pò troppo precisa. Le mezzelune sono perfettamente equidistanti e sono pure smussate. Così com'è sembra più una parte di un dispositivo simile ad una cremagliera, forse per regolare qualche accessorio interno, boh. Comunque sia è un pezzo interssante.
Non è un dispositivo e nemmeno una cremagliera anche perchè pare fosse sagomato di forma rettangolare.
Forse hanno praticato un'apertura per un'ispezione
non e' possibile capire dove fosse localizzato questo particolare ?
ci sono tracce di una richiusura ?
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Per essere una riparazione "sul campo" mi sembra un pò troppo precisa. Le mezzelune sono perfettamente equidistanti e sono pure smussate. Così com'è sembra più una parte di un dispositivo simile ad una cremagliera, forse per regolare qualche accessorio interno, boh. Comunque sia è un pezzo interssante.
Non è un dispositivo e nemmeno una cremagliera anche perchè pare fosse sagomato di forma rettangolare.
Forse hanno praticato un'apertura per un'ispezione
non e' possibile capire dove fosse localizzato questo particolare ?
ci sono tracce di una richiusura ?
Nei prossimi giorni gli farò un book fotografico... Purtroppo senza un catalogo nomenclatore è difficile identificarlo.
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Ho un pezzo simile pure io, ancora da pulire. Di dimensioni non indifferenti; anche per me non si tratta di una cremagliera...
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Secondo me, si tratta di questo pannello della fusoliera,con l'impatto si è strappato sulla linea dei rivetti con foratura più fitta.Infatti la parte dei rivetti meno fitti (ciundi più robusta) è rimasta integra,insomma lo strappo è avvenuto come un foglio di quaderno ad anelli!
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Secondo me no, in quella zona del P-38 ci sono parecchie viti oltre ai rivetti. Inoltre nella foto che hai postato tra le linee di foratura c'è una certa distanza, mentre nel rottame ci sono forature piuttosto vicine. Anzi, pure troppo...
Proprio ieri sera stavo scaricando qualche decina di foto d'epoca per studiare meglio il muso del Lightning; appena ho un po' più di tempo posto qualche ingrandimento per un confronto.
Devo poi ricontrollare il pezzo che ho in garage, ma non mi pare che ci sia la svasatura per ospitare le viti di cui parlo. Domani lo pulisco, così vediamo di capirci qualcosa...
salutomilitare
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The jagged part comes from the glycol radiators located in the aft booms
ClinA-78
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The jagged part comes from the glycol radiators located in the aft booms [...]
I've only one good photo coming from that area, but the depicted rear plate is quite different...
Have you more?
:hi:
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How can I explain, let's try:
This is the pierced plate through which the numerous pipes go by. I have identified it as seen on a P-38 wreckage I found.
Ciao
ClinA-78
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I understand very well about it... The problem is the following: if you look my photo as example, the contour of the part is quite different, even the position of the rivets isn't the same, this is my opinion...
Now, have you some photos of the part you discovered in your P-38? I would like to match it with our remains...
:hi:
-
Questo pezzo proviene dal supporto motore.
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Anche per me è parte del supporto motore, ma a livello geometrico c'è ancora qualcosa che non mi convince.
Ci sto guardando già da un po', ma non mi torna la posizione del foro ove è stato scaricato il pezzo. Inoltre, tra il piano ove giace l'apertura e quello ove si trova l'asta diagonale di sostegno sembra esserci un angolo di 90°, mentre nel disegno i piani praticamente coincidono...
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Hello Mazwork,
My P-38 parts are not at hand at the moment but I remember very well the part, mind the fingers because it cuts! On the close-up pic you can see a pipe part still embedded.
ClinA-78
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Yes, I saw it... But, for me, the problem is: the pipe was in that position even before the crash? Or only at the time of the impact the part moved into the hole? Really, I don't know...
I'm arguing in a logical manner, because I have only a photo of the rear plate and I need, for exact identification, at least three view drawings of the system involved or, the best for me, a Part Catalog related to Lockheed P-38 Lightning... I've only an Erection and Maintenance Manual, it's sometimes unclear...
:hi:
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Anche per me è parte del supporto motore, ma a livello geometrico c'è ancora qualcosa che non mi convince.
Ci sto guardando già da un po', ma non mi torna la posizione del foro ove è stato scaricato il pezzo. Inoltre, tra il piano ove giace l'apertura e quello ove si trova l'asta diagonale di sostegno sembra esserci un angolo di 90°, mentre nel disegno i piani praticamente coincidono...
Hai ragione, il disegno proviene da un manuale del P-38 I versione inglese del 1942. Probabilmente è diverso in molte parti dal P-38 J di Mc Intosh ma non avevo altro...
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Trattasi di radiatore a "nido d'ape" come si evince dalla forma esagonale delle cannule di raffreddamento, molto usate pure in ambito automobilistico.I fori del nostro P38 sono perfettamente circolari e quindi io lo escluderei! :blink:
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Riccardo, oltre a ciò si nota che il fissaggio al telaio della piastra traforata a "nido d'ape" avveniva (forse) lungo il bordo della medesima ripiegato a 90°, ma ciò non pare essere presente nei rottami che abbiamo raccolto noi...
Nelle foto pubblicate giorni fa sono evidenti i rivetti del tipo "per interni", ma non ci sono svasature per viti o rivetti "per esterni". Pertanto non credo che sia parte del radiatore, ma neppure una qualche piastra esterna sottoposta a flusso aerodinamico per via delle numerose sporgenze, le teste dei rivetti...
Per concludere, nel radiatore del P-38 la profondità del foro è decisamente maggiore, si vede ad occhio la differenza rispetto al nostro reperto, che invece è piuttosto sottile...
salutomilitare
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Trattasi di radiatore a "nido d'ape" come si evince dalla forma esagonale delle cannule di raffreddamento, molto usate pure in ambito automobilistico.I fori del nostro P38 sono perfettamente circolari e quindi io lo escluderei! :blink:
Di cosa state parlando?
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penso che si riferiscano ai radiatori inseriti nei bunps dei travi di coda del p38 ma come dice Riccardo sono diversi ( a nido d'ape ).
Io invece ho notato che ci sono tracce di vernice nera, non è che sia un pezzo del cruscotto oppure delle side-console dell'abitacolo?
Il fatto poi che ci sia un bossolo di 0.50 ( che erano alloggiati proprio davanti al cruscotto ) mi farebbe pensare proprio a quelal parte dell'arereo davanti all'abitacolo.
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Altre foto del particolare...
Forse c'era una guarnizione, ci sono tracce di gomma e una sorta di contenitore.
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E' prevista un'altra giornata di scavo?
Ciao
E.
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E' prevista un'altra giornata di scavo?
Ciao
E.
Ciao Nibbio4,
probabilmente sabato 26 ottobre si farà un sondaggione.
L'orario è da definire ma credo che per le 8:30 dovrebbe andare bene.
Chi si vuole aggregare?
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Ci siamo già sentiti, ma lo ribadisco: ci sono dalle 9:00 - 9:30 in poi...
salutomilitare
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SAlvo problemi dell'ultimo secondo ci sarò
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posso aggregarmi alla comitiva? nn ho mai preso parte ad una ricerca e mi piacerebbe farlo,non sono sicuro al 100% di poterci essere,i nipoti hanno la precedenza ma se mi dite dove vi trovate e l'ora vedo di esserci.
grazie.
giancarlo
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Dalle 8:30, di fronte alla bianca chiesa in via Santa Cristina, 146 a Santa Cristina (Rimini)
Si può parcheggiare nell'ampio prato di fianco alla chiesa e a piedi proseguire lungo il sentiero in discesa. È consigliato un paio di stivali e un paio di guanti da lavoro.
Si pranza al sacco.
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http://goo.gl/maps/cbHfP
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Grazie Fabio,purtroppo non potro' esserci,mi hanno precettato,quando si lavora hai degli orari fissi,poi di solito sei libero,da quando ho smesso sono piu' impegnato di prima,nn ci credevo,ma e' cosi'.
Sara' per un'altra volta,spero presto.
Buon divertimento.
Giancarlo
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Gran bella giornata anche oggi!
Molti i pezzi recuperati, non grandi come quelli rinvenuti dallo scavo, ma sempre interessantissimi.
Altri resti del paracadute, frammenti di un pneumatico, targhetta, bossoli, lamiere e, udite udite, un frammento osseo abbastanza grande che "parrebbe" umano ma saranno le analisi a stabilirne la provenienza.
Poco traffico in autostrada, un po' di foschia al mattino, l'uscita di un sole quasi estivo, una trattoria accogliente e una bella compagnia.
Grazie :good:
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Ecco la targhetta trovata oggi. salutomilitare
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Grazie Fabio,purtroppo non potro' esserci,mi hanno precettato,quando si lavora hai degli orari fissi,poi di solito sei libero,da quando ho smesso sono piu' impegnato di prima,nn ci credevo,ma e' cosi'.
Sara' per un'altra volta,spero presto.
Buon divertimento.
Giancarlo
Be', pensavo di essere solo io in questa situazione ma vedo che sono in buona compagnia. Prima lavoravo 8/9 ore al giorno e prendevo pure uno stipendio, oggi ne lavoro 13/15 e anche "aggratis", meglio di così si muore.
Fabio, quell'osso fatelo vedere al più presto a qualcuno che se ne intende perchè se è umano, sai già che trafila bisogna fare. Buona fortuna con i lavori in corso.
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Grazie Fabio,purtroppo non potro' esserci,mi hanno precettato,quando si lavora hai degli orari fissi,poi di solito sei libero,da quando ho smesso sono piu' impegnato di prima,nn ci credevo,ma e' cosi'.
Sara' per un'altra volta,spero presto.
Buon divertimento.
Giancarlo
Be', pensavo di essere solo io in questa situazione ma vedo che sono in buona compagnia. Prima lavoravo 8/9 ore al giorno e prendevo pure uno stipendio, oggi ne lavoro 13/15 e anche "aggratis", meglio di così si muore.
Fabio, quell'osso fatelo vedere al più presto a qualcuno che se ne intende perchè se è umano, sai già che trafila bisogna fare. Buona fortuna con i lavori in corso.
Grazie Freddy, sì stanno procedendo...
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Domani inizio la delicata pulizia con il remox... Ho anche acquistato il WD-40, guanti per liquidi corrosivi, occhiali e mascherina li avevo già. :umnik:
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Ecco la targhetta trovata oggi. salutomilitare
(http://www.archeologidellaria.org/index.php?action=dlattach;topic=2855.0;attach=17836;image)
Credo sia questo. L'unico coperchio per la pompa della benzina è qui:
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La targhetta in questione non è presente sui motori Allison che ho fotografato in Florida...
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Qui si intravede anche il colore rosso.
La foto l'ho trovata qui:
http://www.aircraftengine.cz/Tikkakoski/#
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Alcuni frammenti che abbiamo recuperato sabato 26 ottobre 2013.
Plastica deformata dal calore, fascette stringitubo e ancora frammenti del paracadute.
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Fascetta per fissare un tubo ( Con frammento di tubo)
-
Frammenti dei radiatori.
-
Frammenti di lamiera sottile e corrosa.
Pezzi della scocca motore.
Pezzi in alluminio.
-
Dettaglio pezzo rinforzato.
-
spinotti e pulsanti.
-
Gomma e plexiglass
-
Piastra in ferro con un pezzo di gomma.
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Piastra in rame con resistenza elettrica.
Il P-38 aveva il dispositivo antighiaccio?
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Traversini rivettati e una piccola panoramica dei frammenti.
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Bel bottino di reperti!!! e ben puliti!!! :good:
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Bel bottino di reperti!!! e ben puliti!!! :good:
Grazie Sabo! Da te è un gran complimento. :good:
Ben 3 pagine per un pezzo così piccolo...
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E' il remox che li ha puliti così? Però
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E' il remox che li ha puliti così? Però
Aiuta molto, il resto però è sugo di gomito!
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:victory: Ecco che da un blocco di terra,escono due bielle e un pistone :yahoo:
Allego pure il sistema del manovellismo,alquanto originale :to_clue:
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Bellissimi pezzi, bravo Riccardo! :good:
Aggiungo un piccolo contributo tecnico dal manuale del V-1710 in riferimento alle bielle e al pistone che hai pubblicato.
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Vi informo che grazie alla collaborazione di un ex funzionario militare americano che ci segue, sono stati trovati e contattati i parenti. Robert McIntosh ha due sorelle viventi che, ovviamente, sono felicissime di questa ricerca.
Dagli States si stanno anche attivando, grazie alla collaborazione di alcuni nostri amici ricercatori, per ricevere il "reperto" ed inviarlo alle autorità di competenza per le analisi del caso.
Se il responso sarà positivo, ci attiveremo con le autorità italiane e l'ambasciata USA a Roma presentando un rapporto dettagliato di questa ricerca...
In attesa degli esiti di queste indagini, non ho che da ringraziarvi tutti per la collaborazione.
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Eccomi di nuovo qui'............
vedo che le ricerche sono proseguite con buoni risultati,se decidete di fare altri interventi spero di essere disponibile a darvi una mano.
giancarlo
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Vi comunico che l'ambasciata americana a Roma, incaricata dal Joint POW/MIA Accounting Command, il Comando degli Stati Uniti d'America che si occupa di recuperare i resti dei soldati americani caduti in combattimento, ha chiesto la nostra cooperazione chiedendo foto, info e materiale utili per le loro indagini.
Via mail spediremo tutte le foto con il resoconto della ricerca e, come ho sempre fatto, vi terrò aggiornati sugli sviluppi.
Un abbraccio a tutti.
Fabio
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Suo padre?
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Molto probabile...
salutomilitare
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ecco qua il riduttore, fresco fresco di pulizia. scusate se non sono perfettamente a fuoco ma ho qualche problema con la macchina digitale
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Bel pezzo! :good:
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Incredibile storia, anche per come avete ritrovato i primi reperti. Abito in provincia di Rimini quindi se può servire un badile non esitate. Bravissimi.
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Greetings to all--
I was a P-38 pilot in the 1st FG, 71st FS (1944-45). I have participated in several searches for P-38
crash sites via email exploration. We were fortunate to find 2 (Hoenshell in Bulgaria) and (Wisner in
Sarentino). I congratulate all of you who have found Mc Intosh's crash site! salutomilitare!
I have all of the 1st FG MACR's and mission reports in digital format. I invite you to visit my 1st FG
history website @ www.1fgww2.org.
Hopefully, we can find relatives of Lt. Mc Intosh to inform them of your discovery.
Jim
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Dear Jim, I am very happy and we are honored by your visit!
Thank you for your contribution, your site is frequently visited by Italian researchers.
The sisters of Mc Intosh have news of the find and we have been contacted by the U.S. Embassy in Rome for investigation.
We are looking for a parts list manual of the P-38, can you help us?
Thank you.
Fabio
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Dettaglio pezzo rinforzato.
(http://www.archeologidellaria.org/index.php?action=dlattach;topic=2855.0;attach=18109;image)
Ho trovato uno schema con questo particolare ma non trovo la definizione...
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Hi,
They call it "corrugation", there are quite a lot on the P-38.
I get the part catalog for the P-38/F-5 (AN 01-45-4A), unfortunately this is a paper copy (the schema page is the same). I should be able to bring it in Italy next April if wish. Up to you to borrow it for a copy as proposed.
Ciao
Nicolas
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Questi resti di P-38 sono stati scoperti nel Pacifico. Si notano bene le zone corrugate appena sotto la "pelle" del Lightning...
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Grazie Nicolas e mazwork.
Credo che la tua foto provenga da questo sito: http://www.messersmith.name/wordpress/2010/02/04/p-38-lightning-crash-site-at-siar-island/
dove ho trovato la foto di questi particolari assemblati:
(http://www.messersmith.name/wordpress/wp-content/uploads/2010/02/siar_p-38_wing_join_IMG_3935-450x324.jpg)
Grazie a questo sito e ad una indicazione di un ricercatore che ci segue dagli USA, ho forse trovato qualche indicazione di uno dei primi pezzi che trovammo:
(http://www.archeologidellaria.org/index.php?action=dlattach;topic=2855.0;attach=16566;image)
Questo particolare mi è stato indicato come "fuel bladder" quindi un componente di un serbatoio autostagnante del P-38.
(http://www.messersmith.name/wordpress/wp-content/uploads/2010/02/siar_p-38_fuel_bladders_IMG_3924.jpg)
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Non so se è lo stesso pezzo, non ho sufficienti elementi per ora per dare un responso definitivo... Dobbiamo trovare un catalogo. Chissà se all'aeroporto di Chino mi potranno dare una mano tra un mesetto...
:biggrin:
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solo due punti di saldatura per non alterare lo stato delle cose dopo il crash, ed ecco qua quello che ritengo essere la ralla del carrello anteriore.
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Non ho trovato nessuna forcella simile nei carrelli, ma qui ce n'è una molto simile come supporto mitragliatrice.
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mi sembra evidente che ci hai preso in pieno. bene, è proprio quella...finalmente potremo fare un po' di chiarezza :laugh:
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è il supporto dell'hispano, accidenti!
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è il supporto dell'hispano, accidenti!
:good:
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News:
Grazie alla preziosa collaborazione di Jim Hupton, che ci tiene aggiornati sul caso, le sorelle di Mc Intosh verranno contattate da un membro del
US Army Past Conflict Repatriations Branch (PCRB) at Fort Knox (Kentucky) per sottoporsi ad un tampone salivare per il confronto del DNA con l'unico frammento osseo
ritrovato.
Colgo l'occasione per ringraziare ancora una volta Andrea (il cavadenti) per il prezioso aiuto nel consegnare il piccolo e prezioso reperto nelle mani degli incaricati dell'ambasciata USA. :good:
Incrociamo le dita...
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La vigilia di Natale, visitando il San Diego Air & Space Museum, mi sono finalmente convinto al 100% che si tratta proprio della targhetta discussa a pag. 12.
http://www.archeologidellaria.org/index.php?topic=2855.msg22639#msg22639
Si vede che in Florida non ne avevano una da montare sull'Allison in esposizione...
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Ciao a tutti,
Vi comunico quanto ho appena ricevuto dalle autorità americane:
The initial DNA analysis of the bones has been finished, and it was determined that they are human remains. The bones will be taken to the JPAC lab, in Hawaii.
Also, two of Lt. McIntosh's sisters have been sent packages to give their DNA. When they are finished (they may have already sent this back), their DNA will be compared to the DNA from the crash for a match. They now have a copy of the IDPF and they know all about the crash and the work that you and your friends did at the site.
Ora non rimane che la comparazione dei DNA...
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Fabio, grazie dell'aggiornamento!
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...ma c'è in programma un altro "giro" in zona per questa primavera?....
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Outstanding work! You should all be proud! There is still some work to be done. I will be looking for information from the Commonwealth War Graves Commission about the Coriano Cemetery...perhaps the next important clue.
Thanks to all of you!
- Josh
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Dear Josh, thanks for your cooperation!
Welcome on board.
Fabio
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...ma c'è in programma un altro "giro" in zona per questa primavera?....
Sì.
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Il mio pesco ha già fatto i fiori e le prime foglie, è già primavera? Andiamo? :lol:
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Mi prendo tutte le responsabilità ma devo pubblicare una lettera compilata dalla gentilissima Elena, moglie di Lanco...
La lettera è stata spedita via mail ai nostri amici di Washington che sono in contatto con i parenti di McIntosh.
Lo faccio perchè non essendo uno dei momenti più rosei per me e la mia famiglia, questa lettera mi ha in qualche modo spronato con una ventata di ottimismo e pelle d'oca... Mi ha incoraggiato... Spero abbiate la stessa reazione anche voi che leggete.
Villanova di Bagnacavallo, Ravenna, Italy.
22 August 2014
Dear Mrs. McIntosh,
my name is Elena Zauli and I write from Italy. My husband is a historical researcher of the second world war. Particularly he is specialized in the research of the combat aircrafts fallen in Italy during the last conflict.
Since many years, when I can, I help my husband in his research because we want to help remembering the men who gave up their lives in order to save Italy from the dreadful alliance with Germany.
My husband (Mr. Enzo Lanconelli), some months ago, has met an Italian military pilot who, as a boy, saw an American plane fall down among the hills near Rimini. This witness recalled that it had been impossible to identify the model’s plane. Besides, the German soldiers came immediately to the crash-site and prevented people from getting closer.
Nobody knows what happened of the body of the pilot.
Unfortunately, in the following months, two American airplanes fell in the same area; the villagers were evacuated. There were terrible battles near there and so many were the dead soldiers. That’s the reason why the plain fallen in S.Cristina was forgotten.
I am talking of the plane your brother Robert.
I was with my husband and some researchers of the group “Archeologi dell’aria” when they went to search the plain’s fragments. We were in the hills near S. Marino and Rimini and walked along a bristly slope: among the cultivated fields we found exactly what we were looking for.
There were anywhere small fragments of a P-38 but they were so small that it was impossible to identify them. However the luck was at our side: from the clay a gun’s fragment emerged; it was very rusty and only after two days’ work we could read the registration number. It was the same number found on Robert’s plane.
One month after we returned in the same area and found the fragment of bone that allowed the DNA test.
Why do I write to you? Because I read the reports and letters that your father wrote when he came to Italy looking for his son. In those documents the sorrow of a father is so strong. I am mother of two children and, when I look at them, I think about your parents: the love that I have for my sons is identical to that of your parents: the sorrow for the death of a son is a wound that cannot be forgotten.
I feel shame and a great sadness because the freedom that today we do not appreciate is the gift that your brother – together with numerous young Allied soldiers – granted to us.
Unfortunately we do not know where Robert McIntosh is now buried.
I believe and think that Robert may lie in that small field in the mild hillocks of our mountains “Appennino Romagnolo”. It is a place full of light and immensely beautiful, a place of peace and silence.
My husband and the group of “Archeologi dell’aria” contacted the Museum of the 2° world war of Sogliano: the more important pieces of your brother’s P-38 will be exposed there in few months (probably November 2014). I hope you appreciate this decision.
I cannot, with my words, tell you all of my sentiments.
With my warmest regards. Elena
E questa è stata la risposta da un amico della famiglia McIntosh:
This evening (Friday) I received a call from Mr. James Baker, the husband of one of the sisters to the deceased pilot.( Robert L. McIntosh) He received the letter that I had sent to him that Enzo's wife wrote and he was so greatful as were the sisters who, when it was read to them had tears in their eyes.
He wanted me to express their heart felt appreciation to you and your research group for your work and to send a very " God Bless" to each and every one of you for your work and recovery.
Jim
Riporto quanto ho scritto nel nostro portale su facebook:
Bastano poche righe per renderci orgogliosi della passione che abbiamo nella ricerca. Poche righe per ripagarci delle ore di viaggio, i pernottamenti, le spese per i sondaggi tra il diesel e i pedaggi... Le ore strappate alle nostre famiglie e quant'altro.
Bastano poche righe...
Sempre più orgoglioso di far parte di questa Comunità.
Grazie a tutti voi.
Fabio
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Bastano poche righe, confermo...
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Questa la nostra paga..e che paga!
Fiero di essere "one of the few"
Bellissime le parole di Elena
Andrea
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Come ha detto in maniera così toccante Elena, non si può restare indifferenti allo strazio di un genitore che cerca disperatamente notizie di suo figlio. Qualcuno ha detto e da genitore condivido , non si dovrebbe mai sopravvivere ai propri figli.
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parole toccanti ... leggere queste lettere è veramente appagante
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Non mi aspettavo di vedere la mia lettera pubblicata sul forum… . Ci ho messo un anno tra pensieri e tentennamenti prima di decidermi di scriverla. Non ero certa che essa potesse giungere gradita alle sorelle McIntosh essendo la mia portatrice di tristi ricordi e cicatrici mai suturate.
Desidero ringraziare Jim per la solerzia con la quale ha fatto pervenire la lettera ai destinatari e tirare le orecchie a Fabio per la passionalità con la quale ha diffuso il mio scritto. In effetti, la lettera era privata e l’avevo fatta pervenire a Fabio solamente in via personale perché comunque sapesse quanto stavo facendo, ma ben comprendo e infine condivido la sua scelta ultima di averla divulgata: se il mio scritto in effetti non ripaga nessuno di nulla e altro non è che uno stringere accoratamente le mani di chi soffrì a causa della guerra, è altresì vero che le parole delle sorelle McIntosh sono per voi tutti, più ancora che per me. E io mi unisco a loro, semplicemente. Elena
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Buona sera ragazzi e ragazze, ho letto con una grandissima attenzione, una splendida ammirazione, e un po' di sana invidia, tutte le vostre ricerche sul campo e negli archivi. Mi vengono in mente molte cose da dirvi, per congratularmi per ciò che avete fatto, ma userò il Bignami e quindi utilizzo due parole: SIETE FANASTICI ! :hi:
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Elena, hai fatto bene a scriverla. E Fabio ha fatto bene a pubblicarla. Credo che anche Robert la pensi così...
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Congratulations on your great handling of the Mc Intosh crash site and follow through with the Mc Intosh family! Elena's letter reflects the compassion of your group. I would appreciate it if you would send Mr. James Baker my email address so I can contact him and the McIntosh
family with expressions from the 1st Fighter Association. Thank you!
I view your forum daily to view all of your successes. Gracious!
Jim
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Bravi :yes:
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Era una cosa che volevo fare dal recupero di McIntosh. Grazie per il promemoria...
Fatto.
:good:
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Il caro Josh comunica che hanno concluso positivamente l'identificazione di McIntosh e che verrà sepolto a Tipton, Indiana, il 13 agosto 2016. Fantastico!
salutomilitare
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Ciao,
sono riusciti ad identificare dove è stato sepolto dopo il passaggio del fronte?
Enrico
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Non ho notizie fresche sull'argomento, avrei bisogno di un commento del Lanco. Lo scorso anno il team misto DPAA-AdA trovò anche le "Wings" e uno dei gradi in metallo di McIntosh. I ritrovamenti mi furono mostrati da Paul. Siamo poi certi che fu portato via qualcosa all'epoca, come nel recente caso di Hintz?
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The family of Army Air Forces 1st Lt. Robert L. McIntosh, 21, of Tipton, Indiana, asked us to send you today's news release (attached) on the identification of his remains. He will be buried August 13 in his hometown.
On May 12, 1944, McIntosh was assigned to the 27th Fighter Squadron, 1st Fighter Group, and was the pilot of a single-seat P38 aircraft, on a strafing mission against an enemy airfield in Piacenza, Italy. Due to poor weather conditions, the flight leader missed their intended target and began flying south. Following a brief air battle over Bologna, visibility worsened and the pilots were ordered to climb above the overcast. McIntosh's aircraft was observed diving through the clouds and was not seen again.
His brother-in-law, James Baker, is available for interviews if you would like to contact him, at (317)439-9500.
~Fulfilling Our Nation's Promise~
SSG Kristen Duus
Chief of External Communications
Public Affairs NCOIC- D.C. Directorate
Defense POW/MIA Accounting Agency
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Remains of Indiana serviceman who died during WWII identified (CBS4 Web)
http://cbs4indy.com/2016/08/05/remains-of-indiana-serviceman-who-died-during-wwii-identified/
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Tipton WWII veteran returns home
http://www.kokomotribune.com/news/tipton-wwii-veteran-returns-home/article_2aabd542-5e80-11e6-bca6-8fd8db133bd0.html
Un altro cerchio si chiude.
Grazie a tutti per la collaborazione.
salutomilitare
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Tipton, Indiana.
21 aprile 1977, cerimonia funebre del Maj. Gen. Jesse Eschol McIntosh e il 13 agosto 2016 quella del figlio, il Lt. Robert Leeson McIntosh.
Sembra la stessa cerimonia...
(foto inviate da una nipote)
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Grazie della condivisione. Vedo che il 13 agosto Giove pluvio si è dato piuttosto da fare...
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Scrivo per fare i miei complimenti a tutti. Veramente molto bravi!!
Da notare la partecipazione della gente al corteo.
Ciao, Sergio
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Una risposta come regalo
Paolo Ghiotti, classe 1934, abitava a Santa Cristina di Rimini, quando il 12 maggio 1944 vide cadere un aereo a pochi metri da casa...
Rottami, fumo e un corpo dilaniato sono rimasti impressi negli occhi e nella mente di un ragazzino di 10 anni.
La famiglia Ghiotti, a fine guerra, si trasferisce a Bologna.
Paolo cresce, studia, lavora, diventa il fortunato marito di Elena, l'orgoglioso padre di Marina e Roberto e il premuroso nonno di Francesco e Matilde.
Gli anni trascorrono inesorabilmente e nel frattempo tutto il nucleo famigliare, parenti compresi, assimila i racconti di Paolo, i dettagli dell'aereo che vide cadere e quei pezzi di carne fumante dilaniati dallo schianto...
Per 75 anni si è sempre chiesto chi era quel pilota... Una domanda che martellava in continuazione i suoi ricordi.
Oggi 26 gennaio 2019 Paolo compie 85 anni e con la complicità dei figli e parenti riceve un regalo importantissimo: Una risposta...
“Papà domani è il tuo compleanno! Meriti una festa importante! 85 candeline sono un traguardo eccezionale! Dai papà! Andiamo a festeggiare in montagna!” esclamano i figli...
La comitiva formata dalla moglie, figli, generi e nipoti si mette in strada e dopo un paio di orette circa arriva a destinazione: Località Ambrogio.
Paolo chiede che località è Ambrogio e dove sono le montagne... Noi siamo lì ad attenderlo in sede... Ansioni di consegnare il regalo, la risposta:
Il pilota che Paolo vide schiantarsi al suolo, quel 12 maggio del 1944, era il Tenente Robert McIntosh con il suo P-38 Lightning del 1st Fighter Group decollato da Foggia.
Paolo ci racconta inediti dettagli, ci scappa qualche battuta ma alla consegna del pezzo di lamiera dell’aero di McIntosh, gli occhi suoi e di tutti noi, si gonfiano di lacrime che a stento riusciamo a trattenere...
Questi sono i momenti che ci ripagano di cotanta fatica...
Grazie Paolo, grazie AdA.
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Compimenti ragazzi,
immagino lo stato d'animo di questa persona, un tassello che trova il suo posto ….dopo 75 anni .
Grandioso….